11/10/2024
Decidim, la risposta digitale alla crisi di partecipazione civica in Italia e in Europa
La partecipazione attiva dei cittadini ai processi decisionali pubblici in aree fondamentali come legislazione, pianificazione territoriale, ambiente, economia e diritti civili è spesso considerata insufficiente, sia in Italia che in Europa. Molti fattori limitano questa partecipazione, dalla sfiducia verso le istituzioni: molti cittadini percepiscono che le decisioni pubbliche siano dominate da élite troppo distanti dai problemi quotidiani delle persone comuni e questo genera un senso di impotenza e scoraggia il coinvolgimento; alle barriere informative: molti cittadini trovano difficile comprendere il linguaggio tecnico e burocratico utilizzato nei documenti ufficiali e nelle consultazioni pubbliche. A queste si aggiungono la mancanza di alfabetizzazione politica e digitale, che esclude ulteriormente ampie fasce della popolazione; fino alla scarsa educazione civica: una conoscenza inadeguata delle istituzioni e del loro funzionamento, porta molti cittadini a percepirle come lontane e non rappresentative dei loro interessi.
A questi si aggiunge un fattore culturale specifico di alcuni paesi, come l’Italia, dove esiste una lunga tradizione di centralizzazione del potere politico che ha creato una cultura in cui la partecipazione politica è vista come marginale e poco influente.
L’impatto sull’affluenza alle urne
Questi problemi, naturalmente, si riflettono nei dati sull’affluenza alle urne, con l’astensionismo che nelle elezioni europee del 2024 ha raggiunto livelli record. Per la prima volta in un’elezione di livello nazionale, l’affluenza è scesa sotto il 50%, segnalando una crescente disillusione degli elettori verso la politica. La partecipazione è stata particolarmente bassa nel Sud e nelle isole, mentre nelle regioni del Centro-Nord, come l’Emilia-Romagna e la Toscana, la partecipazione è stata più alta. Le classi sociali più vulnerabili sono quelle che si astengono di più. Tra i disoccupati, le casalinghe e i lavoratori autonomi con bassa qualifica, l’astensione ha toccato livelli altissimi. Inoltre, c’è una tendenza significativa di maggiore astensione tra le donne e le persone meno istruite. L’astensionismo, quindi, non è solo un segnale di disaffezione politica, ma riflette anche profonde disparità socioeconomiche e regionali che influenzano il coinvolgimento elettorale. La risposta: la piattaforma Decidim. In risposta a questi problemi, diversi paesi europei hanno “reagito” adottando, già da alcuni anni, strumenti digitali per facilitare la partecipazione pubblica. Tuttavia, tra le varie iniziative sperimentali, nessuna ha ottenuto un impatto così significativo quanto Decidim.
Decidim è una piattaforma digitale commissionata dal Comune di Barcellona nel 2016 e sviluppata da una delle community open source più importanti del mondo che ha come principale promotore la fondazione non-profit Dyne.org
L’obiettivo dell’iniziativa era quello di rendere la democrazia più accessibile e inclusiva fornendo, al contempo, una piattaforma flessibile e soprattutto sicura pronta all’uso. Introdotta dalla città catalana per coinvolgere i cittadini in vari processi partecipativi, come il bilancio e le consultazioni pubbliche, la piattaforma ha rapidamente guadagnato popolarità a livello internazionale.
Decidim è costruita su Ruby on Rails, un framework noto per la sua robustezza e flessibilità nello sviluppo di applicazioni web. Rails, con il suo approccio “convention over configuration”, permette agli sviluppatori di concentrarsi sulle funzionalità principali piuttosto che sulla configurazione del sistema, accelerando così il processo di sviluppo e rendendo estremamente scalabile qualsiasi componente.
Grazie a un’architettura modulare, Decidim consente l’integrazione di vari plug-in per estendere le sue funzionalità, permettendo alle amministrazioni e organizzazioni di personalizzare la piattaforma secondo le loro necessità specifiche senza compromettere l’integrità del sistema. Tra i moduli più utilizzati vi sono quelli per le proposte, le consultazioni, il bilancio partecipativo, il forum di discussione, i sondaggi e la gestione degli eventi. Decidim beneficia quindi di una comunità open-source attiva, che contribuisce continuamente al suo miglioramento e la posiziona costantemente all’avanguardia rispetto ai prodotti competitor. Il codice sorgente è disponibile e mantenuto attivamente su GitHub (https://github.com/decidim/decidim).
Implementazione di Decidim in Italia
Nel 2019, FormezPA, che aveva sperimentato diverse tecnologie “digital-partecipative” già dal 2013, ha lanciato il branch italiano di Decidim: ParteciPA (https://partecipa.gov.it). Uno degli ostacoli principali all’adozione della piattaforma Decidim in Italia era la necessità di un sistema di autenticazione sicuro e accessibile.
Grazie alla collaborazione tra kapusons e Formez, è stata implementata l’autenticazione SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) su Decidim, permettendo a tutti i cittadini italiani, abituati ad accedere facilmente ai servizi online della pubblica amministrazione con un’unica identità digitale, l’utilizzo della piattaforma.
L’integrazione di SPID, tecnologia nata in Italia nel 2014, ha rappresentato un’importante innovazione, poiché Decidim non era inizialmente progettata per supportare questo sistema di autenticazione (SPID è una tecnologia italiana, un sistema pubblico simile, in Spagna, si chiama “certificado digital”).
Successivamente quanto sviluppato da kapusons è stato inserito nel catalogo del riuso software della PA. Così, la cooperativa Pares, specializzata nelle azioni locali partecipate, progetti cross-sector, piani di sviluppo, gestione qualità e responsabilità, ha avviato una partnership tecnologica con kapusons, riconoscendo il potenziale della piattaforma Decidim per lo sviluppo della partecipazione civica.
La collaborazione tra Pares e kapusons ha permesso di implementare Decidim con successo in diversi comuni italiani, come Parma, Piacenza, Vignola e poi Torino, dove oggi i cittadini possono presentare proposte, partecipare a discussioni pubbliche e votare su iniziative specifiche.
Un’altra sfida tecnica riguardava l’autenticazione dei minori. Poiché i minori di 18 anni non possono ottenere SPID, abbiamo sviluppato una soluzione specifica per permettere ai ragazzi dai 16 anni in su di autenticarsi e partecipare ai processi decisionali, garantendo loro il diritto di voto su delibere pubbliche, in conformità con le leggi italiane. L’implementazione permette ai sedicenni di registrarsi alla piattaforma inserendo il codice fiscale e utilizzare le funzionalità disponibili. Al compimento della maggiore età, una volta ottenuto l’accesso tramite SPID, le utenze create da minorenni vengono automaticamente unificate.
L’efficacia di Decidim
Esperienze come quelle dei comuni italiani dimostrano l’efficacia di Decidim nel rendere i processi decisionali più inclusivi e trasparenti.
La Regione Emilia-Romagna, per esempio, ha utilizzato Decidim nella piattaforma PartecipAzioni per consultare i cittadini su tematiche come la mobilità sostenibile e l’ambiente, ottenendo un coinvolgimento significativo.
Il Comune di Vignola ha utilizzato Decidim su Vignola partecipa, che ha permesso di coinvolgere attivamente i cittadini nella definizione del bilancio e di aumentare la trasparenza e l’accountability del processo decisionale.
Con gli stessi scopi, la città di Torino ha utilizzato la piattaforma digitale DecidiTorino.
Sebbene la partecipazione attiva dei cittadini rimanga una sfida, piattaforme come Decidim rappresentano un importante passo avanti per migliorare la trasparenza, l’inclusività e il dialogo tra amministrazioni e cittadini. In un Paese come l’Italia in cui lo scollamento tra eletti ed elettori è sempre più netto ormai a quasi 15 anni dall’approvazione dell’attuale legge elettorale (non a caso definita Porcellum), qualsiasi iniziativa o tecnologia che offra nuove opportunità di partecipazione e colmi i divide digitali, diventa fondamentale per rinverdire le nostre democrazie e far riscoprire il concetto di decisione pubblica alla base dei beni comuni.
A questi si aggiunge un fattore culturale specifico di alcuni paesi, come l’Italia, dove esiste una lunga tradizione di centralizzazione del potere politico che ha creato una cultura in cui la partecipazione politica è vista come marginale e poco influente.
L’impatto sull’affluenza alle urne
Questi problemi, naturalmente, si riflettono nei dati sull’affluenza alle urne, con l’astensionismo che nelle elezioni europee del 2024 ha raggiunto livelli record. Per la prima volta in un’elezione di livello nazionale, l’affluenza è scesa sotto il 50%, segnalando una crescente disillusione degli elettori verso la politica. La partecipazione è stata particolarmente bassa nel Sud e nelle isole, mentre nelle regioni del Centro-Nord, come l’Emilia-Romagna e la Toscana, la partecipazione è stata più alta. Le classi sociali più vulnerabili sono quelle che si astengono di più. Tra i disoccupati, le casalinghe e i lavoratori autonomi con bassa qualifica, l’astensione ha toccato livelli altissimi. Inoltre, c’è una tendenza significativa di maggiore astensione tra le donne e le persone meno istruite. L’astensionismo, quindi, non è solo un segnale di disaffezione politica, ma riflette anche profonde disparità socioeconomiche e regionali che influenzano il coinvolgimento elettorale. La risposta: la piattaforma Decidim. In risposta a questi problemi, diversi paesi europei hanno “reagito” adottando, già da alcuni anni, strumenti digitali per facilitare la partecipazione pubblica. Tuttavia, tra le varie iniziative sperimentali, nessuna ha ottenuto un impatto così significativo quanto Decidim.
Decidim è una piattaforma digitale commissionata dal Comune di Barcellona nel 2016 e sviluppata da una delle community open source più importanti del mondo che ha come principale promotore la fondazione non-profit Dyne.org
L’obiettivo dell’iniziativa era quello di rendere la democrazia più accessibile e inclusiva fornendo, al contempo, una piattaforma flessibile e soprattutto sicura pronta all’uso. Introdotta dalla città catalana per coinvolgere i cittadini in vari processi partecipativi, come il bilancio e le consultazioni pubbliche, la piattaforma ha rapidamente guadagnato popolarità a livello internazionale.
Decidim è costruita su Ruby on Rails, un framework noto per la sua robustezza e flessibilità nello sviluppo di applicazioni web. Rails, con il suo approccio “convention over configuration”, permette agli sviluppatori di concentrarsi sulle funzionalità principali piuttosto che sulla configurazione del sistema, accelerando così il processo di sviluppo e rendendo estremamente scalabile qualsiasi componente.
Grazie a un’architettura modulare, Decidim consente l’integrazione di vari plug-in per estendere le sue funzionalità, permettendo alle amministrazioni e organizzazioni di personalizzare la piattaforma secondo le loro necessità specifiche senza compromettere l’integrità del sistema. Tra i moduli più utilizzati vi sono quelli per le proposte, le consultazioni, il bilancio partecipativo, il forum di discussione, i sondaggi e la gestione degli eventi. Decidim beneficia quindi di una comunità open-source attiva, che contribuisce continuamente al suo miglioramento e la posiziona costantemente all’avanguardia rispetto ai prodotti competitor. Il codice sorgente è disponibile e mantenuto attivamente su GitHub (https://github.com/decidim/decidim).
Implementazione di Decidim in Italia
Nel 2019, FormezPA, che aveva sperimentato diverse tecnologie “digital-partecipative” già dal 2013, ha lanciato il branch italiano di Decidim: ParteciPA (https://partecipa.gov.it). Uno degli ostacoli principali all’adozione della piattaforma Decidim in Italia era la necessità di un sistema di autenticazione sicuro e accessibile.
Grazie alla collaborazione tra kapusons e Formez, è stata implementata l’autenticazione SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) su Decidim, permettendo a tutti i cittadini italiani, abituati ad accedere facilmente ai servizi online della pubblica amministrazione con un’unica identità digitale, l’utilizzo della piattaforma.
L’integrazione di SPID, tecnologia nata in Italia nel 2014, ha rappresentato un’importante innovazione, poiché Decidim non era inizialmente progettata per supportare questo sistema di autenticazione (SPID è una tecnologia italiana, un sistema pubblico simile, in Spagna, si chiama “certificado digital”).
Successivamente quanto sviluppato da kapusons è stato inserito nel catalogo del riuso software della PA. Così, la cooperativa Pares, specializzata nelle azioni locali partecipate, progetti cross-sector, piani di sviluppo, gestione qualità e responsabilità, ha avviato una partnership tecnologica con kapusons, riconoscendo il potenziale della piattaforma Decidim per lo sviluppo della partecipazione civica.
La collaborazione tra Pares e kapusons ha permesso di implementare Decidim con successo in diversi comuni italiani, come Parma, Piacenza, Vignola e poi Torino, dove oggi i cittadini possono presentare proposte, partecipare a discussioni pubbliche e votare su iniziative specifiche.
Un’altra sfida tecnica riguardava l’autenticazione dei minori. Poiché i minori di 18 anni non possono ottenere SPID, abbiamo sviluppato una soluzione specifica per permettere ai ragazzi dai 16 anni in su di autenticarsi e partecipare ai processi decisionali, garantendo loro il diritto di voto su delibere pubbliche, in conformità con le leggi italiane. L’implementazione permette ai sedicenni di registrarsi alla piattaforma inserendo il codice fiscale e utilizzare le funzionalità disponibili. Al compimento della maggiore età, una volta ottenuto l’accesso tramite SPID, le utenze create da minorenni vengono automaticamente unificate.
L’efficacia di Decidim
Esperienze come quelle dei comuni italiani dimostrano l’efficacia di Decidim nel rendere i processi decisionali più inclusivi e trasparenti.
La Regione Emilia-Romagna, per esempio, ha utilizzato Decidim nella piattaforma PartecipAzioni per consultare i cittadini su tematiche come la mobilità sostenibile e l’ambiente, ottenendo un coinvolgimento significativo.
Il Comune di Vignola ha utilizzato Decidim su Vignola partecipa, che ha permesso di coinvolgere attivamente i cittadini nella definizione del bilancio e di aumentare la trasparenza e l’accountability del processo decisionale.
Con gli stessi scopi, la città di Torino ha utilizzato la piattaforma digitale DecidiTorino.
Sebbene la partecipazione attiva dei cittadini rimanga una sfida, piattaforme come Decidim rappresentano un importante passo avanti per migliorare la trasparenza, l’inclusività e il dialogo tra amministrazioni e cittadini. In un Paese come l’Italia in cui lo scollamento tra eletti ed elettori è sempre più netto ormai a quasi 15 anni dall’approvazione dell’attuale legge elettorale (non a caso definita Porcellum), qualsiasi iniziativa o tecnologia che offra nuove opportunità di partecipazione e colmi i divide digitali, diventa fondamentale per rinverdire le nostre democrazie e far riscoprire il concetto di decisione pubblica alla base dei beni comuni.